La metodologia di rilievo tramite fotogrammetria terrestre o aerea viene utilizzata per la generazione di nuvole di punti, utili alla rappresentazione grafica di immobili o porzioni di territorio.
Le fotografie scattate da terra o da volo fotogrammetrico vengono elaborate con l’ausilio di software basato sulla tecnologia “Track for Motion”, tale elaborazione consente la generazione della nuvola di punti dell’oggetto del rilievo fotografico.
Gli specifici software di elaborazione di set fotografici eseguono l’elaborazione di immagini digitali e genera dati spaziali 3D da utilizzare per misurazioni indirette di oggetti di varie scale.
La prima fase del rilievo fotogrammetrico consiste nella affissione dei target precedentemente stampati nell’area di rilievo, avendo cura di disporli in modo da coprire l’intera area del rilievo.
La fase successiva è stata quella dell’esecuzione del set fotografico del complesso edilizio, gli scatti possono essere eseguiti con fotocamera da terra oppure con fotocamera montata su drone.
Il set fotografico aereo è particolarmente utile nel caso di rilevo di porzioni di territorio relativamente grandi o di immobili i cui aggetti mettono “in ombra” porzioni dell’immobile con fotografie terrestri.
Nel caso di utilizzo di drone, il piano di volo viene progettato sulla base della quota di volo, della velocità di volo, della sovrapposizione tra i vari scatti e dei parametri ottici della fotocamera.
La terza e ultima fase delle operazioni di rilievo in campagna è quella dell’esecuzione del rilievo celerimetrico dei target posizionati sui fabbricati e sull’area di interesse.
Tale rilievo, eseguito tramite stazione totale o tramite stazione GNSS, ha lo scopo di misurare le distanze reali che saranno utilizzate per scalare correttamente la nuvola di punti.
I dati del rilievo celerimetrico vengono esportati dallo strumento topografico e con l’ausilio di software per elaborazione di misure topografiche, vengono elaborati al fine di ottenere l’elenco dei punti con le relative coordinate cartesiane ortogonali tridimensionali.
L’elaborazione del set fotografico consente di generare la nuvola di punti, la succesiva georeferenziazione della stessa, tramite la messa in corrispondenza tra i target fotografati e le coordinate cartesiane ortogonali dei punti rilevati con strumentazione topografica, consente la scolatura della nuvola di punti.
La nuvola di punti così ottenuta può essere utilizzata in software BIM o CAD per la generazione del modello del fabbricato e della porzione di territorio rilavato.